covignano
(parole di Bruno Sacchini, musica di Daniele Donati, lug 1994)

Aprendo la capote scoprimmo fino al cielo
che oltre la grand'Orsa le sciabolate in nero
del Paradiso Club svelavano agli amanti
serrati a chiave dentro i lor coupé
la vista mare sui corpi lor flambé‚

Mentre manovravamo nei varchi in similpelle
che la strettezza Wolkswagen consentiva
in estasi dicesti: "Amore mio s'inclina"
che sul momento chissà cosa pensai
che rotolasse dal colle la cabina

Quando poi prendemmo a scivolare indietro
pian piano fino al bivio del nostro appuntamento
giungere non vedemmo lungo la tangenziale
con criminale slancio il camion della Hertz
sfidando il veto imposto sul week end

Chiusi nella sua maglia lì ci prese morte
convinti ci toccasse in premio un'altra sorte
che non il lampo blu-radica all'incrocio
dell'incidente che tardi c'insegnò
a non amare col freno sul retrò

Ora che questa nenia del mondo che non c'é
ci culla con l'abbraccio del nulla in fondo a sé
vediamo quell'amore che chiuso in fondo al tempo
risveglia al cuore la nostalgia di sé‚
risveglia al cuore la nostalgia di sé.