l'ultimo amico (il legno)
(Daniele Donati, mag 2018)



La strada arrancava per l'ultima volta,
il monte gremito di gente scomposta,
il legno segnava le spalle sfinite,
la mente tornava alle vecchie ferite.

Le grida tracciavano solchi nel cuore,
le donne pietose bruciavano al sole,
il legno premeva sul corpo ormai stanco,
il peso e la croce frenavano il passo.

Poi ci hanno inchiodato a tre legni di scarto
e l'altro insultava quell'uomo disfatto,
prima le urla, poi un fioco brusio,
la colpa di essere il figlio di Dio



"Gesų, ti ho incontrato appeso alla croce,
rivolgi anche a me il tuo sguardo, la voce".
"Io ti prometto, mio ultimo amico,
dal volto cambiato, dal male fuggito..."

"Gesų, che ora ascolti il mio ultimo fiato
c'č posto per me nel tuo cielo stellato?"
"... io ti prometto, amico improvviso,
che oggi sarai con me in Paradiso".