il pastore, la gente i magi
(Daniele Donati, natale 2006)

Salta il ruscello, la pecora bela,
si gira intorno, si abbevera ancora
è già il tramonto, la guardo giocare,
senti che vento freddo, si va a riposare.
Tutto tremante mi accorgo che il cielo
in quella notte scura è cambiato davvero
una cometa mai vista ora è là
sale dai miei ricordi il bisogno di andar

Tutti partiamo guardando all'insù
mare di lana silente nel blu
d'ali improvviso un frullo ci sfiora
svela il mistero che accade in quest'ora
Quelle facce scavate dal sole
le tante bocche aperte dallo stupore
ora il passo è più lesto perché
so che la grande stella mi guida al mio Re.

Quanti i piedi in cammino veloci
quante le strade, quante le voci
quante luci rischiarano il cuore
tutta la terra è stretta attorno al Signore
Quanti anni ho aspettato di te
in questa lunga notte eterna oramai
ora che sei arrivato, Gesù,
il mio piccolo cuore non temerà più.