LATTE E BISCOTTIlatte a letto

Non desiderare la donna degli altri.

Se N. S. (Nostro Signore) partiva da qui non gli andava dietro nessuno, ma gli otto prima son quasi peggio, questo alla fine pare niente e siamo due miliardi ad aspettare. Torna, torna.

Io mi sono svegliato questa notte. Mi è venuto fuori sul petto come una lama che tanto tempo fa mi abbiano infilato tra le scapole, il comandamento numero nove. In bagno ho fatto due gocce per entrare in simmetria che fuori pioveva e mi sono preparato un latte silenzioso, col pigiama e con le Macine. Plic. Se sei bella, Elisabetta.

Il ricordo si logora negli orli, ma quella mattina era freddo bene. Canini d'inglese m'interrogò, senz'altro, il resto sono trucioli di matite altrui prima del tuo musetto da spagnola nel corridoio, tra i cappotti. E' stato un secondo. Ti ho amato per anni, contro tutto e tutti e soprattutto contro di te, da Talete a Popper, da Hammurabi a De Gasperi, da 0 a , dal Manzanarre a Casalecchio. La liturgia dell'Avvento flagellata dal tuo nome. Le stelle di ogni latitudine puntini da unire per ottenere un viso solo. La mia mente distrutta dalle tue visioni, tu, che se mi cagavi era solo perché prendevi a cuore la metafora e mi trattavi come la 'mmerda.

E ieri, m'han detto, ti sei messa con uno. Cosa cambia, niente, che non eri mia l'avevo capito da gran tempo e tuttavia, con l'aiuto degli anni ero riuscito in modo efficace a pensarti vittima sacrificale sull'altare della mia singleness, divenuta così scelta di vita e non contingenza drammatica. Tu intatta eternamente, io intatto finché non passava. Come Ifigenia Diana (o chi per lei, Lucky Strike, Winston, Pall Mall) ti ha sottratto al mio pugnale... e non è passata.

Sono le tre e mezza. Sono troppo grande per consolarmi infilando il pisello in una Macina. Finito il latte, finito tutto. Starai dormendo, e questo è tutto tempo che guadagno su di te, sulla gioia che ti prenderà al risveglio. E' un tempo che mi prendo perché è di nessuno, me lo prendo per una piccola vendetta, o forse per rendermi conto che quello che voglio non è il tuo sorriso, ma il mio. Ce ne ho messo a capirlo, e domattina devo cominciare da capo, perché di giorno non funziona.

Di giorno ci sei tu, che sei bella senza chiedere il permesso. E meno male, fanculo. Plic

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