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Daniela Donati
LIBRI PUBBLICATI
Io non so quando mi
sia venuta
esattamente l’idea di iniziare a scrivere. Quando me lo
chiedono,
rispondo: ”Tardi. Ero già grande”. In
realtà, se ci penso bene, non ne
sono tanto sicura.
Ufficialmente ho iniziato il mio primo romanzo nel dicembre 1994.
L’idea è nata dalla difficoltà di
alzarsi dal letto la mattina e dalla necessità di trovare
ogni giorno una ragione sufficiente per farlo. L’occasione
è venuta dal bando di concorso letterario “Premio
Citta di Verbania – Il Battello a Vapore”.
Sarà che era arrivato il momento giusto, sarà che
come tutti i principianti ci ho creduto, sarà che il
racconto non era male, fatto sta che sono entrata nella rosa dei cinque
finalisti. “L’alzabambini” pseudonimo
Titus. Era richiesto l’anonimato fino alla premiazione,
avvenuta a Verbania nel settembre 1995. Risultato: 4°
classificata.
Nell'ottobre 1995 “L'alzabambini” è
stato segnalato al concorso “Laura Orvieto”. Con un
finale diverso, il romanzo è diventato un libro grazie alla
casa editrice Raffaello che lo ha pubblicato nella collana
“Il mulino a vento”.
I libri creano dipendenza. Così ho continuato a scrivere.
Quando finisco un romanzo provo un momentaneo senso di sollievo, poi in
fretta vengo assalita da una crisi di astinenza che mi impone di
ricominciare. Condannata alla scrittura a vita. |
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Il secondogenito è stato “Chissà dove
vanno in vacanza le mamme” pubblicato dalla casa editrice
Mobydick nella collana “Grilli e cicale”. Ho voluto
rivendicare il diritto delle mamme a una sosta ristoratrice grazie a
complicità sornione e “isole” ospitali.
E' nato un libro trasversale dove la grande storia è
percorsa da altre storie, fiabe, filastrocche, lettere. Questa
molteplicità di registri narrativi lo rende un libro
utilizzabile, per intero o parzialmente, dai bimbi delle materne fino
ai ragazzi delle medie, senza escludere le mamme che lo apprezzano
particolarmente.
Ridendo e scherzando, siamo arrivati alla 4° edizione. |
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Un giorno qualcuno mi ha messo una pulce nell'orecchio
chiedendomi:”Ma sei sicura di volere continuare a scrivere
solo per bambini? Ci sono un nitore e una violenza nel tuo stile, uno struggimento e una forza
che non devi trattenere”.
Il tarlo di quella domanda ha
lavorato a lungo fino a generare “Ginostra”, storia
di una fuga senza apparente approdo, dedicato a una terra di mare e di
fuoco, dal nome che trabocca echi e rapimento. Ne ho scritto per mesi, ma non ci
sono mai stata. |
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Navigando su
Internet si scoprono cose interessanti, ad esempio il concorso
“Giallomilanese”. Ho partecipato nel 2005 con il
racconto “Oro intenso e birra”, selezionato fra i
sedici finalisti che si sono sfidati in serate letterario-culinarie.
L'antologia dei racconti finalisti è stata pubblicata dalla
casa editrice ExCogita. Come tutti gli scrittori, ho tante altre storie
nel cassetto, lunghe e brevi, per adulti e per bambini, che aspettano
l'occasione giusta per uscire allo scoperto. |
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febbraio 2009
IL GRANDE PUFF
Mondadori Junior. |
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