28 aprile 2015 Quando ti avvii sul sentiero che porta alla sella di montagna, man mano che cammini, pensi alla gioia che proverai quando finirà quella salita stancante e accidentata così che finalmente potrai iniziare la discesa verso l'altra valle. Eri partito nel fruscio dell'erba bagnata e profumata dai fiori, ma presto ti sei ritrovato fra sassi e detriti calcarei, fino alla roccia da afferrare a mani nude. |
A un tratto, però, quando meno te lo aspetti, un vento fresco ti accarezza, poi ti investe e aggredisce. Respiri a bocca aperta e lasci che quel freddo umido di nevai ti avvolga mentre ti affretti ad indossare qualcosa di caldo. Sei arrivato al valico della vita e ora, che il tuo cuore ti spingerebbe ancora su e su ancora, devi accettare che la strada discenda. Certo la fatica calerà, gusterai di più il paesaggio e il passaggio veloce dei caprioli. Sentirai l'eco dei fischi delle marmotte mentre addolcirai mani e piedi in sorgenti di acqua pura. Sarà piacevole ritrovare le voci e il calore del fondo valle, ma a te resterà sempre la nostalgia di ora che sei sul punto più alto e non vorresti più scendere. |
Ma è solo un attimo di esitazione, raccogli lo zaino e segui la
traccia che si inclina verso casa. È l'oggi che ti chiama, non è più
ieri e non aspetta. Lo guardi in faccia e gli dici ancora sì, perché
sai che non c'è niente di meglio che accettare quello che la vita ti
chiede, ma il desiderio, quello non te lo toglie nessuno, e sai che un
giorno ti riporterà in cima alle tue vette e allora sarà per sempre. Daniele |