una trave una pagliuzza
(parole di Bruno Sacchini, musica di Daniele
Donati, set 1994)
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
una nave si rispecchia, è l'orgoglio una spirale
che più sale più si perde come il fiume quando invecchia
chi ci salverà dal niente della morte quando assale?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
una nave sta alla fonda, sopra il ponte un'armatura,
cavaliere che ti fidi della forza colossale,
che ti vale se i capelli ormai son grigi come il mare?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
ci sta il ponte di una nave, nella vela soffia il vento
che trasporta bastimento, bastimento in mezzo al mare
vita mia senza maestra: chi la salverà dal male?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
fa sua rotta la corsara, col pirata va il mercante,
col mercante la fortuna, ma la morte che lo attende
la sua faccia è bruna bruna: chi lo salverà dal niente?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
balla il ponte della nave, sopra il ponte un generale,
generale con la gloria, generale che la soglia
della vita ha gia' varcato: chi ci salva dal peccato?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
segue il volo della notte, questa notte in mezzo al mare
generale guarda il cielo, guarda il mondo senza tempo
senza tempo nuovo e antico, chi ci salva dal nemico?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
una nave che si tuffa, ci sta il bene ci sta il male,
ci sta il bianco di una neve non toccata dal rumore,
non corrosa nè ferita: chi ci salva dal dolore?
Una trave una pagliuzza: dentro l'occhio di Ninuzza
tiene il corso la sua nave, sulla sponda corre l'onda,
corre corre chi non torna, passa il tempo passa l'orma
della festa già finita: chi la salverà la vita?
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