tu (Daniele Donati, set 1992) Quante volte tu mi hai stretto fra le braccia quante volte tu mi hai guardato in faccia come se tra noi ci fosse un grande amore come se tra noi ci fosse un dolore Quante volte tu mi hai preso per la mano e all'orecchio mi hai promesso: ti porterò lontano come se tra noi ci fosse un gran dolore come se tra noi ci fosse un amore Tu, che sei me più di me Tu, che mi fai che mi dai Tu, che sei tutto di me, Tu Nella notte tu mi copri col tuo manto le tue dita agli occhi mi han fermato il pianto come se tra noi ci fosse un grande amore come se tra noi ci fosse un dolore Quante sere tu mi hai fatto compagnia ci cantavamo tutto per non andar più via come se tra noi ci fosse un gran dolore come se tra noi ci fosse un amore Tu, che sei me più di me Tu, che mi fai che mi dai Tu, che sei tutto di me, Tu (scultura di Paola Ceccarelli) |
Nel 1990 la mia amica Anna SIciliano, che cantava con me nel gruppo "Zafra" se ne tornò alla casa del Padre. Io avevo 35 anni e a quell'età è difficile dare un senso ad un evento simile, non trovavo le parole. Passato più di un anno ho scritto una canzone e l'ho chiamata "Tu". Inizialmente pensavo di dedicarla del tutto a lei, ma insistendo a pronunciare la parola "tu" mi sono accorto che questa parola prendeva un'altra consistenza: il vero Tu, nascosto fra le pieghe delle mie parole, era solo un altro nome di Colui che teneva l'Anna stretta fra le sue braccia. Era il "Tu che mi fai" e oramai non c'era più alcuna distanza fra il rivolgermi a lei e il pregare Lui. | |