CERA
(Daniele
Donati 25/1/00 Siena)
Bella
di sole è la via percorsa da chi ne conosce il fine
Piena
di sorprese attese.
Chiari
i volti
Frizzanti
le voci che solcano memorie strane
Amiche
nemiche al tempo.
Cala
la cera
Scioglie
la sera
Modella
le anse anguste di vicoli
Stampi
screpolati risanati.
Il
moccolo acceso
Non
più inanimato né inamato
Pulsa
un cuore novello all'istante
Che
ribolle l'accanto
Che
segnala il remoto.
Pensata,
immaginata, udita, bene o mal capita
La
musica scuote il filo incerato, animo umano
Vi
fugge compagna di note gemelle, sorelle o parenti lontane.
Scuote
l'appresso, svapora nel mondo
Infine
ritorna stanca all'ala paterna
Riparo
dal tempo e dal tempo. |
COLLINA
PICCINA
Daniele
Donati
Collina
piccina
A
picco sul mare
Casa
bambina
Pensiero
remoto
Da
ricordare
Terra
improvvisa
Avvezza
a lottare
Sola
assolata
Sospesa
sul vuoto
Da
sorvolare
Isola
andina
Perduta
nel sale
Mota
assetata
Zattera
a nuoto
Da
ritornare
Mamma
indovina
Che
insegni l'amare
Culla
divina
Fiore
di loto
Da
conservare
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OASI
Daniele
Donati
La
curva secca e doppia
a
sinistra
riatta
una ruota cara
al
tempo che fugge,
cigola
appena finché
leggera
ad olio tartufato
riprende
di lena
come
mai domata
da
un passo passato |
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